Mafarka
Storia di un eroe, di un eroe grottesco
Incendio al culo
del savio borghese
Mafarka il re, Mafarka la bestia, il futurista
Il dono barbaro
di volontà violenta
Non è un Cyrano futurista, ma
Il membro di mezz’ora
precede la sua vista
Forse è mito o barzelletta, certo
Sono il suo racconto
Demonio del deserto
Sogni e ombre
Sul mare
All’ombra del Sole
Mafarka, Mafarka
Mafarka, Mafarka
Gazurmah, Gazurmah, Mafarka…
Mafarka, Mafarka, Gazurmah…
Behemoth e Korov’ev
Il terzo di quella compagnia era un gatto sbucato da chi sa dove, grosso come un maiale, nero come il carbone o come un corvo, con tremendi baffi da cavalleggero.
(M. Bulgakov, Maestro e Margherita, pag. 218)
Il pelo del gatto nero si rizzò, e l’animale miagolò da spaccare i timpani. […] Con un borbottio, il gatto affondò le gonfie zampe nella rada capigliatura del presentatore, e, con un urlo tremendo, gli strappò la testa. (M. Bulgakov, Maestro e Margherita, pag. 121)
Behemoth e Korov’ev
Behemoth e Korov’ev
Behemoth e Korov’ev
Behemoth e Korov’ev
Kobanê
Tra polvere e sabbia, frontiera di sangue e paura
Eroi senza patria di fronte a mercanti di Dio
Avanzano armati di nero capitale i giochi del mondo
Lontano
Arabescati di falso e di mirra e di bombe e di
Kalashnikov
Avanzano armati di nero capitale
Sulla via di Kobanê
Tra i muri d’argilla, fratelli e sorelle d’Islam
Kobanê e una patria da rivendicare per voi
Un popolo e un Partito di Lavoratori
Sulla via di Kobanê
Tra polvere e sabbia, frontiera di sangue e paura
Eroi senza patria di fronte a mercanti di Dio
Le braccia di Spartaco (Il Sole dell’Avvenire)
Camicia rossa ormai sbiadita
Cammina sulla terra dei ricordi
La lotta per il pane, l’ideale
Meglio in rime facili
Ravenna è un bicchiere di rosso
Rotto in una rissa stanca
Rivoluzione è una poesia
Lirismo di sconfitte
A century of weapons
Of celebrated heroes
But epic always lives
In a worker’s homecoming
Meccanica e agricoltura
Vertigine e metamorfosi
Paesaggi nuovi e vecchi amori
Nell’Eden dei padroni
Feudalesimo a motore
Il senso della sorte
Di genti perse via nel mondo
Di treni, navi e addii
A century of weapons
Of celebrated heroes
But epic always lives
In a worker’s homecoming
Ideologia di ferro e ghiaccio
Dimentica gli eroi
Figlio dell’azione antica
Non capirai l’addio alle armi
Ma Spartaco ancora bambino
Ha in braccio la sua storia
Rivoluzione è un’utopia
Ma partorisce resistenza
Little Bighorn
Rancore, odio e segregazione
Nel ghetto dell’Euro-nazione
Fascisti vecchi in felpe nuove
Cavalleggeri in giacche brune
Centomila Molenbeek
Al servizio di mercanti
Sciamani delle frustrazioni
La coperta è corta, viso pallido!
La coperta è corta,
Generali dell’austerità!
Una nuvola rosso sangue
Da Istambul fino a Bruxelles
Liberisti avete chiuso nelle riserve
Ogni diversità
E non vedete che sta arrivando
Il giorno di Little Bighorn
Non un mercato internazionale, ma
Futura umanità!
Fascisti vecchi in felpe nuove
Cavalleggeri in giacche brune
Liberisti avete chiuso nelle riserve
Ogni diversità
E non vedete che sta arrivando
Il giorno di Little Bighorn